Carissimo, immagino abbia letto le recenti notizie di cronaca finanziaria: in 39 province italiane, il numero dei pensionati supera quello dei lavoratori attivi. Un dato che ci fa comprendere, in modo chiaro e semplice, un concetto fondamentale: è l’inizio della fine…
Quello che (almeno tra gli addetti ai lavori) da anni si è previsto, si sta inesorabilmente realizzando: presto non ci saranno persone impiegate (lavoratori) sufficienti a “pagare” i pensionati…
Guardiamo in faccia l realtà: la soluzione, a livello istituzionale, non c’è e non ci sarà. Non è certo un mio parere o un mio presentimento, ma semplicemente un dato di fatto: servirebbe un progetto a lungo termine, che dovrebbe partire dai giovani… fantascienza, appunto.
Dobbiamo quindi piangerci addosso? No, assolutamente, e comunque non sarebbe una soluzione. Occorre consapevolezza, e la consapevolezza deriva solo dalla corretta informazione, tutti là fuori devono capire.
Il concetto è molto semplice: “Caro lavoratore italiano, se i tuoi genitori e i tuoi nonni “lavoravano per arrivare alla pensione”, da oggi in poi non sarà più così, da oggi occorrerà lavorare “per costruirsi la pensione”, cosa ben diversa dalle abitudini secolari con le quali ci siamo illusi….
La pensione del futuro sarà solo frutto di “progettazione” personale e famigliare, una progettazione in cui il concetto di “previdenza” va letto e interpretato in modo innovativo, in cui il valore deriverà dall’integrazione e valorizzazione di soluzioni finanziarie, immobiliari, assicurative e previdenziali. Ci siamo, siamo arrivati… il futuro della previdenza è oggi, e si chiama “pianificazione finanziaria”, che poi è l’argomento del mio ultimo libro “Pianifico ergo sum”. A proposito lo hai già letto? Lo puoi scaricare gratuitamente a questo link!
Per ogni dubbio e curiosità, sono a disposizione: parliamone, liberamente!