Cominciamo intanto a definire cos’è l’inflazione: è l’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta e quindi del valore reale di tutte le grandezze monetarie.
Solitamente riconosciamo tre diversi tipologie di inflazione:
- Inflazione strisciante, quando l’aumento dei prezzi, non appariscente, è tuttavia continuo.
- Inflazione galoppante, quando è molto elevato e rapido.
- Inflazione programmata, è quella predeterminata dal governo di un paese, in base alla quale vengono stabiliti gli aumenti retributivi contrattuali dei lavoratori dipendenti.
Nonostante le normali credenze che vedono l’inflazione come nemico invincibile, è possibile eliminare completamente, all’interno di un Asset Finanziario, il rischio dell’inflazione ricorrendo alle Obbligazioni Indicizzate.
Le principali forme di indicizzazione dell’inflazione nel mondo obbligazionario sono due, cioè quelle legate all’indicizzazione del capitale e quelle legate all’indicizzazione della cedola.
Le obbligazioni indicizzate sul capitale forniscono certamente una protezione maggiore rispetto a quelle legate alla cedola, e presentano il vantaggio notevole che rimborsano il valore nominale di emissione (100) rivalutato dall’inflazione maturata dalla data di godimento fino alla data di scadenza. Sul Mercato è possibile trovare parecchi strumenti di questo tipo:
STATO | TIPOLOGIA OBBLIGAZIONE | Inflazione |
Italia | BTP€i | Europea |
Italia | BTP Italia | Italiana |
Germania | Bund€i | Europea |
Germania | Boblei | Europea |
Francia | Oati | Francese |
Francia | Oatei | Europea |
Inghilterra | Gilt Indicizzato | Inglese |
America | TIPS | Americana |
Strumenti indicizzati all’inflazione
É decisivo, nella scelta dell’obbligazione legata all’Inflazione, comprendere quale sarà la tipologia di inflazione a cui si farà riferimento.
I titoli di stato europei possono essere indicizzati all’inflazione nazionale o a quella europea, e il dettaglio non è irrilevante, al contrario: l’inflazione italiana è sempre stata, storicamente, leggermente superiore rispetto a quella europea. Di qui il classico “ragionamento della serva”, cioè non è detto che per proteggersi dall’Inflazione italiana ci possa essere d’aiuto un titolo indicizzato all’inflazione europea.
Sul Mercato una soluzione interessante è rappresentata dai Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all’inflazione italiana, valida alternativa ai titoli di Stato.
Arrivando alle obbligazioni indicizzate solo sulla cedola, bisogna notare che sono generalmente emesse da Istituti Bancari, oppure da Enti Sovranazionali (Esempio la BEI) e offrono un grado di protezione parziale, quindi inferiore, rispetto alle obbligazioni indicizzate sul capitale.
Tali obbligazioni pagano una cedola “reale”, mentre a scadenza il capitale viene rimborsato a 100 e non è mai rivalutato all’inflazione. É stato riscontrato che in taluni tipologie di dette obbligazioni il fattore di indicizzazione non parte immediatamente, ma in un secondo momento, dando luogo ad un ritardo di indicizzazione, in modo tale che se l’inflazione non è alta, il ritardo è sopportabile e non penalizza eccessivamente il patrimonio. Diversamente, se invece l’inflazione dovesse avere un andamento verso l’alto, il grado di protezione potrebbe risultare inferiore.
In sintesi, non si deve dimenticare che le obbligazioni indicizzate sono un uno strumento di protezione e conservazione del capitale da utilizzare in un’ottica di medio-lungo periodo, ad esempio a scopo previdenziale, mentre non sono assolutamente indicate per un utilizzo speculativo.
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